26 maggio 2015

Tan, Taeg e Spread: i Tassi d'Interessi dei Finanziamenti

I tassi di interesse di prestiti, mutui e finanziamenti in genere sono composti dal Tan (tasso annuo nominale) più le spese accessorie, che sommati danno il Taeg (tasso annuo effettivo globale, o ISC indice sintetico di costo): anche quelli per gli acquisti a rate, i famosi "tasso zero" che poi zero non sono come vedremo, in più per i mutui si deve aggiungere lo spread bancario. I tassi di interesse sono un elemento da considerare attentamente quando si va alla ricerca appunto di un finanziamento ma spesso la confusione tra i consumatori non è poca e può portare a calcoli errati e quindi a problemi: cerchiamo quindi di fare la massima chiarezza possibile su Tan, Taeg e spread, mentre le spese accessorie di mutui e prestiti sono l'ultimo elemento da considerare.

Cosa è il Tan, tasso annuo nominale

Il Tan è l'interesse puro che si paga sul capitale ricevuto in prestito: come già detto non corrisponde al tasso di interesse che effettivamente viene pagato perchè questo è il Taeg. Si deve considerare che la quota interessi della rata del mutuo o del prestito diminuisce progressivamente in quanto, essendo il Tan calcolato sul capitale rimanente da rimborsare, è ovvio che più si rimborsa e meno è elevato l'interesse dato che diminuisce la base su cui calcolarlo. In genere comunque la rata rimane uguale perchè le diverse tipologie di ammortamento prevedono spesso l'aumento della quota capitale.

Nello specifico dei mutui casa e di ogni altro genere -e di pochissimi prestiti personali e finalizzati a tasso variabile- il Tan è il tasso di interesse che definisce la tipologia di mutuo: per i mutui a tasso variabile è parametrato all’indice europeo Euribor oppure al costo del denaro (detto anche tasso BCE), mentre per i mutui a tasso fisso è parametrato all’indice europeo Eurirs, più brevemente Irs (i mutui a tasso misto, come dice il nome, applicano in parte l’uno e in parte l’altro, in base al tipo di piano di ammortamento).
E’ quindi ovvio che per quello che riguarda questa componente del tasso di interesse globale di un mutuo  non esiste differenza tra le varie proposte delle differenti banche: il valore dell’ Euribor 1 mese, o 3 mesi, o 6 mesi, e dei vari Irs (1 anno, 3 anni ecc…) è uguale per tutti, come il tasso BCE; a fare la differenza sono quindi lo spread bancario (che è il guadagno della banca) e le spese accessorie.
Verificate la regolarità del vostro finanziamento confrontando gli interessi applicati con le soglie dei tassi di usura stabiliti da Bankitalia.

Cosa è il Taeg, tasso annuale effettivo globale

Tan, Taeg e spread: i tassi di interesse di mutui, prestiti, finanziamentiCome abbiamo detto sono diverse le voci che compongono il Taeg, ovvero il tasso annuo effettivo globale, che è dato dalla somma tra tasso di interesse del capitale Tan più le spese accessorie, più eventualmente lo spread bancario nel caso dei mutui.

Il Taeg è definito dal D.M. 8 luglio 1981 come un indicatore sintetico del costo totale del credito (mutuo o prestito che sia): tramite una esatta equazione algebrica se ne definisce il valore sino all’ottava cifra decimale.

E’ con il Taeg che si devono confrontare le varie proposte di mutui e prestiti per capire quale sia la più conveniente!
Nella pagina Prestiti e finanziamenti, guida completa trovate altre indicazioni, risorse e recensioni.

Cosa è lo spread bancario

Spread significa in sostanza differenza (come potete capire pensando allo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi, che è la differenza tra i rendimenti dei Titoli di Stato), ma anche ricarico: si tratta di una maggiorazione, espressa in punti percentuale, che le banche fanno ai tassi di interesse Euribor o Eurirs dei mutui per guadagnare su quello che vi danno come mutuo o prestito (infatti la quota del tasso variabile Euribor o del tasso fisso Eurirs la banca non lo incassa ma lo deve restituire all’istituto che le ha dato il denaro: le banche europee si prestano denaro tra di loro e lo ricevono dalla BCE).

Lo spread bancario in teoria rimane fisso per tutta la durata del piano di ammortamento, ma ci sono sempre anche contratti di mutuo che consentono che sia modificabile: fate attenzione quindi.

Lo spread è comunque variabile non solo da finanziamento a finanziamento, da banca a banca, ma anche in base al cliente e a che tipo di mutuo o prestito questo richiede: più il cliente offre garanzie e più lo spread sarà basso, visto che la banca valuta meno rischioso il concedere il mutuo; ad esempio, se domandate un mutuo al 50% del valore della casa perché avete già i soldi per il restante 50%, è chiaro che offrite più garanzie che se invece domandaste un mutuo all’80% perché non avete abbastanza liquidità.