I diamanti, per quanto siano un investimento alternativo e di nicchia, non hanno mai tradito gli investitori: sono un bene rifugio poco richiesto e per questo molto stabile nel tempo; solo adesso la compravendita di queste pietre preziose si sta diffondendo tra gli investitori più oculati (solo l’1% della produzione mondiale di diamanti viene riservato agli investimenti).
La produzione dei diamanti è in mano a pochissime industrie, di cui la famosa DeBeers ne detiene quasi il 50%: tale società, grazie alla posizione dominante, riesce a calmierare i prezzi dei diamanti facendoli crescere poco alla volta evitando gli shock delle quotazioni (rialzi o abbassamenti troppo forti che destabilizzano i mercati.
Non è necessario per investire in diamanti acquistarli realmente e detenerli in casa o cassette di sicurezza (con ovviamente una polizza assicurativa): potete affidarvi invece ai broker online, gli stessi a cui vi affidate per il trading forex: infatti è possibile fare trading anche sull’oro, i diamanti, il petrolio…
Le regole sono le stesse: con la piattaforma per il trading online che il broker vi mette a disposizione, voi comprate ‘virtualmente’ (non vi arrivano a casa diamanti, o barili di petrolio, o lingotti d’oro…) per poi rivendere quando il prezzo è aumentato (anche di soli pochi pips: piccoli profitti che si susseguono in breve tempo, se non sbagliate) [vi consigliamo di leggere la Guida Operativa Al Forex: le regole sono molto simili].
Come si comprano i diamanti? Se proprio volete comprare diamanti da investimento basta recarsi in una banca, visto che quasi tutte le banche italiane offrono la possibilità di comprare diamanti con i servizi di jewellery consultancy (consulenza e di intermediazione per l’acquisto di gioielli e pietre pregiate) appoggiandosi a operatori specializzati; per l’acquisto diretto di diamanti si spendono cifre minime da 5000 euro in su. Si tratta di un acquisto per investimenti, quindi l’obiettivo è in questo caso tenerli per alcuni anni per poi rivenderli quando il prezzo sarà salito. Tenete conto che pagherete commissioni del 5-10% alle banche e agli intermediari, e che dovrete poi rivendere le pietre preziose (cosa non facilissima); il vantaggio è che i profitti così ottenuti non sono soggetti ad alcuna tassazione.