1 aprile 2022

Pensione Integrativa: Conviene Investire il TFR in un Fondo Pensionistico

Per la pensione integrativa conviene investire il Tfr in un fondo pensione, come dimostra un report de Il Sole 24 Ore sulla previdenza complementare.
I rendimenti dei fondi pensione nel periodo 2008/20 hanno battuto la rivalutazione del Tfr di circa 15 punti percentuali: dunque per gli analisti conviene lasciare il Tfr in azienda e investirlo in un fondo pensione invece di accantonarlo per la liquidazione finale, nonostante la tassazione sui fondi pensione sia abbastanza elevata (c'è comunque la deduzione per i versamenti al fondo pensione fino a 5164,57 euro all'anno).

Fondo pensione o rivalutazione Tfr?

Le pensioni integrative sono una necessità per molti lavoratori perché, come spesso ripetuto e confermato da più parti, la sola pensione INPS non sarà sufficiente ad un tenore di vita adeguato da anziani, quando non si lavorerà più.

I risparmi non sono infiniti e la previdenza complementare è la soluzione più consigliata, quindi conviene investire in un fondo pensione, magari proprio il Tfr invece di accumularlo per la liquidazione: tranne che nel 2007, 2008 e 2009 negli ultimi 15 anni i rendimenti dei fondi pensione sono stati migliori della rivalutazione del Tfr.

Certo bisogna sempre considerare che tasse si pagano sui fondi pensione, non poche purtroppo, visto che nel 2015 il governo ha aumentato l'aliquota dall'11,50% al 20%. Va però tenuto in conto che ci sono deduzioni fiscali fino ad oltre 5000 euro per i versamenti relativi alla previdenza complementare.

Un po' di numeri sui rendimenti dei fondi pensione:
  • il rendimento medio dei fondi negoziali nel primo semestre 2017 è stato dello 0,9%, mentre il tasso di rivalutazione del Tfr dell'1,1%: il risultato è stato influenzato dall'andamento negativo del mercato obbligazionario
  • dal 2008 a giugno 2017 il rendimento medio dei fondi pensione negoziali registra un +36,5%, mentre la rivalutazione del Tfr solo +22,5%
  • dal 2012 al 2016, dunque escludendo il primo semestre 2017 di cui sopra, il rendimento medio dei fondi pensione negoziali registra un +29,1%, mentre la rivalutazione del Tfr solo +8,9%
  • più nel dettaglio, nel periodo 2012-16 il comparto garantito ha avuto un rendimento del 19,3%, il comparto obbligazionario puro del 6,2%, il comparto obbligazionario misto del 30%, il bilanciato del 34,5%, l'azionario del 51%

Come scegliere il fondo pensione integrativa

A chi decide d'investire parte dei risparmi o del Tfr in un fondo pensione gli analisti dicono che l'alternativa è tra fondi aperti e PIP, Piani Individuali Pensionistici. Su questo fattore di scelta leggete la guida Fondo Pensione o un Piano Individuale Pensionistico per la Pensione Integrativa?

rendimenti fondi pensione meglio della rivalutazione del tfr Da segnalare inoltre che sono intervenute modifiche normative che hanno ampliato il raggio d'azione per gli investimenti dei fondi pensione: il decreto 166 consente ora di puntare anche ai Titoli di Stato dei Paesi Emergenti, cosa che potrebbe togliere spazio nei portafogli ai fondi hedge e equity per migliori rendimenti.

Chi investe per la pensione integrativa deve comunque tenere sempre a mente che l'orizzonte temporale da considerare è per forza di cose di medio-lungo periodo; ad esempio considerando il periodo 2000-2014, ci sono stati fondi pensione con rendimenti tra il 64% ed il 70% (Cometa, Fonchim, Fondenergia) a fronte di una rivalutazione del Tfr pari al 48%.

Infine va aggiunto che scegliendo un fondo pensione aziendale, di categoria o aperto su base collettiva, c'è anche la possibilità di richiedere il contributo aziendale per versamenti in più che non costano nulla al lavoratore.

Insomma, questi numeri e considerazioni su convenienza e rendimenti dei fondi pensione fanno davvero dire che non conviene lasciare il Tfr in azienda, ma è meglio destinarlo appunto alla previdenza complementare.

Come sempre in questi casi dobbiamo dirvi di valutare attentamente la vostra situazione individuale, eventualmente affidandovi a professionisti, sindacati, commercialisti.