Strutturare gli investimenti per sfruttare la volatilità dei mercati, anche come una classe d'investimento specifica.
La volatilità sui mercati azionari statunitensi si misura con l'indice Vix, che rileva la volatilità attesa sullo S&P 500 di New York, ma seppur se il più importante è solo uno dei parametri con cui si valutano concretamente le oscillazioni dei prezzi di azioni, valute, materie prime, obbligazioni, che comunque si "muovono" sempre, ogni giorno.
Andamento dell'indice Vix negli ultimi due anni: come si nota, la volatilità nei mercati è aumentata nel 2018, ci si attende che anche il 2019 sia un anno instabile. |
La borsa di Milano negli ultimi due anni è stata parecchio instabile, come dimostra l'andamento dell'indice di volatilità Ftse Mib Ivi. |
Maggiore stabilità per la borsa tedesca: il picco di inizio 2018 dovuto alle difficoltà per l'accordo di governo tra CDU e SPD, poi la volatilità è aumentata come per altri mercati ma meno. |
Consigli per investire in borsa sfruttando la volatilità dei mercati:
- Come prima regola vale sempre la diversificazione del portafoglio d'investimento per diversificare le entrate e suddividere il rischio. Va comunque considerato che attualmente, rispetto al passato, è più difficile investire in settori che non siano legati tra loro o che lo siano poco
- Altro consiglio è quello di non investire in un unico momento (certo questo dipende da quanto si investe, se è poco risulta più difficile): i piani di accumulo sono possibili per i fondi ma utilizzabili anche per singoli bond e azioni, consentono di destreggiarsi tra alti e bassi di mercato evitando di dover investire nel momento esatto di entrata o di uscita
- Si può anche investire sulla volatilità come classe d'investimento, in parole spicce "comprare l'indice di volatilità": ad esempio il Vix, sapendo che si muove in senso opposto all'indice S&P 500 e in genere improvvisamente, potrebbe essere acquistato e messo nel portafoglio adesso che costa poco, come una sorta di protezione dalle eventuali perdite che si genererebbero sugli altri investimenti in caso di aumento della volatilità sull'azionario Usa e in generale su quello globale. Si tratta in realtà di strumenti di copertura tipicamente usati dagli investitori istituzionali, a disposizione anche dei risparmiatori retail tramite ad esempio Etf quotati che replicano l'andamento degli indici di volatilità e che, seppur di facile funzionamento, possono comunque essere fonte di danni consistenti se utilizzati da chi non è abbastanza esperto. Come detto da Riccardo Milan, Partner di Advisory Capital Strategies Partners: "L'investimento sulla volatilità è un’opzione riservata agli operatori qualificati e non ai risparmiatori retail perché gli strumenti a disposizione sono pochi, alcuni dei quali sono a leva e possono avere in un lasso temporale anche molto breve variazioni di valore impressionanti"