Trend al ribasso o comunque stabilità per alcuni mesi, poi per il 2019 lgli analisti prevedono per l'EUR/USD un rafforzamento dell'euro.
Con un giro di affari di circa 3.000 miliardi di dollari giornalieri il forex trading rappresenta uno dei mercati finanziari più frequentati, nel quale tutte le valute vengono negoziate a coppie; alcune di queste - in base all’importanza dell’economia di riferimento e agli scambi globali effettuati - concentrano ben l'80% degli scambi complessivi del mercato forex. L'euro-dollaro (indicato EUR/USD) è al primo posto delle coppie valutarie a maggiore investimento, dunque tra chi fa trading sono molto ricercate le previsioni sull'andamento dell'EUR/USD: tra i principali fattori lo influenzano si trovano i tassi d'interesse imposti dalle rispettive banche centrali (la BCE e la Federal Reserve Usa) e le loro rispettive politiche monetarie, la bilancia commerciale, tasso d’inflazione e PIL relativi ai rispettivi Paesi.
Visti anche i dati macroeconomici positivi forniti dagli Stati Uniti negli ultimi mesi (in particolare la crescita economica consistente, la disoccupazione ai minimi storici e l'inflazione in ripresa) molti strategist continuano a intravedere per l'EUR/USD una crescita del dollaro e una tendenza sostanzialmente ribassista, o comunque di stabilità sugli attuali valori, per i prossimi 3/5 mesi, dunque almeno fino ad inizio 2019. Fra quanti prevedono esiti migliori, va citata la banca d'affari americana Morgan Stanley, che stima invece una risalita del cross fino a quota 1.17.
Per il 2019 si trovano quasi tutti d'accordo a riconsiderare un trend al rialzo, con un valore EUR/USD compreso tra 1.25 e 1.30, in quanto la fine del Quantitative Easing dovrebbe controbilanciare almeno in parte l'ampiamente previsto e già in corso aumento dei tassi Usa.