12 giugno 2015

Perchè i Rendimenti dei Titoli di Stato Europei Stanno Salendo?

Tra gli effetti del Quantitative Easing c'è il rialzo dei rendimenti dei Titoli di Stato europei: i tassi d'interesse dei Bond dei paesi core e periferici stanno aumentando, pur rimanendo ben al di sotto ai livelli di qualche anno fa (cfr grafico più sotto). Abbiamo già dato indicazioni numeriche degli effetti sui prezzi dei Bond del rialzo dei rendimenti, continuiamo l'analisi visto che si prospetta un periodo di forte volatilità e di cambiamenti causati dal QE, voluto dalla Banca Centrale Europea per contrastare il pericolo deflazione e dare un impulso si spera decisivo all'economia europea.

Se la Fed USA sta per alzare i tassi e porre definitivamente termine alle politiche monetarie espansive, la BCE al contrario ha appena dato un colpo di acceleratore e dato via al QE, l'acquisto di Titoli di Stato per immettere moneta nel sistema finanziario. D'altra parte se Francoforte compra, qualcuno dovrà pur vendere questi Bond ed ecco che i rendimenti salgono ed i prezzi scendono. Ma la situazione è più complessa, lo scenario di fondo multifattoriale e il prossimo futuro sarà caratterizzato dalla volatilità. Davvero siamo alla fine del periodo trentennale di bull market obbligazionario, come ha detto Bill Gross?

Certo il tasso di disoccupazione sembra che stia migliorando, l'economia un po' più solida... ma durerà? E soprattutto, se le politiche monetarie, almeno in Europa, restano fortemente espansive, cosa accadrà, anche in relazione a quello che farà la Fed? Qui trovate numeri precisi degli effetti degli aumenti dei tassi d'interesse sul prezzo dei BTP italiani, invece presentiamo sotto il grafico tre possibili motivazioni di quanto sta accadendo.

Perchè i tassi di interesse dei Titoli di Stato europei stanno salendo?
I tassi d'interesse dei Bond europei negli ultimi 30 mesi
 forniti dagli analisti finanziari di Bloomberg

Aumenta l'inflazione, aumentano i rendimenti dei Bond

Certo è il risultato voluto dalla BCE per il Quantitative Easing, però attualmente dopo poche settimane l'aumento è dello 0.03% rispetto al periodo pre-QE e il traguardo del 2% è ben lontano. Tuttavia si devono considerare anche le aspettative dei mercati e degli attori istituzionali: se già ci sono accenni di aumento dell'inflazione e di miglioramento dell'economia europea, gli effetti finanziari già si avvertono. Attenzione però agli andamenti di petrolio e euro.

Rischio di default della Grecia e uscita dall'euro

Il pericolo dovuto alla situazione ellenica si è prepotentemente riaffacciato in queste settimane visto che si è capito che il governo Tsipras non è in grado di risolvere la situazione. Si andrà avanti così fino a che non sarà raggiunto un accordo definitivo o almeno di medio-lungo termine, coi mercati sempre sul chi va là. Col default e la Grexit sempre all'orizzonte c'è comunque da restare molto all'erta.
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I rendimenti dei Titoli di Stato sono comunque bassi, c'è chi li vende per investire in altro

Questo appare ad alcuni analisti il motivo principale dell'attuale fiammata dei tassi d'interesse dei bond europei: per anni i rendimenti sono stati bassissimi ma si comprava comunque perchè investimento sicuro in tempo di crisi, ma ora tanto vale vendere perchè la BCE sta comprando anche per incentivare gli investitori verso altri settori e alleggerire gli Stati dal peso del debito. Infatti anche se in rialzo non è che i rendimenti siano esplosi, restano comunque in zona "tranquillità" per gli Stati e quindi chi ha il portafoglio pieno di bond comprati anni fa li sta piazzando.

Insomma, i fattori possono essere diversi ed in parte legati tra loro, ma secondo gli esperti non dovrebbe cambiare poi molto, più che altro si sta tornando ad una situazione più normale, per lo meno come numeri ma anche come livello di volatilità.