Investire nei bond CDP in collocamento dal 9 marzo, recensione - CHIUSURA ANTICIPATA del collocamento venerdì 13 marzo 2015, ore 17.00: la Cassa Depositi e Prestiti comunica che si avvale della facoltà di anticipare la chiusura del collocamento e di aver aumentato l'offerta da 1 a 1.5 miliardi: grande successo quindi per le obbligazioni CDP - La
Cassa Depositi e Prestiti ha avviato la vendita sul mercato retail
della sua prima
obbligazione per piccoli investitori, un
totale di 1 miliardo di euro aumentabile di altri 500 milioni in base
alle richieste di acquisto. In questa scheda sul bond CDP indichiamo
il prezzo, dove comprare, i tassi di interesse offerti e le altre
caratteristiche del prodotto. Sicuramente si tratta di un
investimento sicuro perchè la Cassa Depositi e Prestiti è tra i
soggetti principali e più solidi del panorama finanziario italiano, basti
dire che gestisce i
buoni fruttiferi postali ed i
libretti di risparmio, investe
in infrastrutture e progetti imprenditoriali privati, è azionista di
Eni, Terna, Fincantieri e altre importanti società , è controllata
all'80% dal Ministero del Tesoro e al 18% dalle Fondazioni bancarie.
Le
obbligazioni della Cassa Depositi e Prestiti sono
acquistabili
da lunedì 9 marzo a venerdì 27 marzo 2015 venerdì 13 marzo 2015 ore 17.00 dalla clientela retail, i
piccoli risparmiatori/investitori "persone fisiche residenti in
Italia", taglio minimo 1000€. Si tratta di un bond con scadenza a 7 anni, nel 2022, con tasso misto: infatti gli
interessi dell'obbligazione CDP sono a tasso
fisso dell'1.75% per il primo biennio, poi diventano a
tasso variabile Euribor 3 mesi aumentato almeno dello 0.50% (valutazione a fine
collocamento). Le tasse sul bond Cassa Depositi e Prestiti sono al
12.50% dei rendimenti maturati (cfr la guida
Tassazione delle rendite finanziarie).

Sui tassi di interesse degli ultimi 5 anni del bond, come detto indicizzati
all'Euribor aumentato dello 0.50% almeno, c'è da dire che tale parametro è attualmente ai minimi storici e per il prossimo periodo -indicativamente i prossimi due anni- si prevede che così rimarrà per poi tornare a salire se ci sarà la tanto sperata ripresa economica europea, di cui qualche segnale già si avverte e che il
Quantitative Easing della BCE dovrebbe spingere ulteriormente. Di
certo non è che un'obbligazione come questa della Cassa
Depositi e Prestiti possa offrire rendimenti spettacolari, ma tenuto
conto dell'ottima sicurezza offerta dall'emittente*, del buon tasso
fisso iniziale, della tassazione relativamente bassa -la più bassa
sul mercato italiano- possiamo definirla un prodotto da tenere in
considerazione per un investimento sicuro nel proprio portafoglio,
dedicato a chi vuole tutelare i propri risparmi e guadagnarci
qualcosa senza dover entrare in settori più complessi.
*
rating Cassa Depositi e Prestiti: BBB+ da Fitch, Baa2 da Moody’s
e BBB- da Standard & Poor’s, outlook stabile per tutte e tre; rating atteso obbligazioni: BBB+
da Fitch.
Obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti, tabella di riepilogo: |
Emittente |
Cassa Depositi e Prestiti Spa |
Mercato |
Borsa Italiana (MOT Mercato Obbligazionario Telematico) |
Clientela di riferimento |
Persone fisiche residenti in Italia |
Tagli acquistabili |
Da 1000€ a un milione di euro, multipli di 1000€ |
Codice ISIN |
IT0005090995 |
Durata/scadenza |
7 anni/2022 |
Periodicità cedola |
Trimestrale |
Tasso di interesse |
fisso 1.75% i primi due anni, poi variabile Euribor 3 mesi + almeno 0.50% |
Premio fedeltà |
No |
Prezzo emissione/rimborso |
100 alla pari |
Dove acquistare le obbligazioni CDP |
Presso un ufficio di Poste Italiane o presso la banca dove si ha il deposito titoli (70 istituti autorizzati alla vendita) |
Date collocamento |
Apertura 9 marzo 2015 - Chiusura 27 marzo 2015 per sottoscrizioni in filiale, 20 marzo 2015 per sottoscrizioni fuori sede, 13 marzo 2015 per sottoscrizioni online (salvo chiusura anticipata) 13 marzo 2015 |
Responsabili collocamento |
Banca IMI gruppo Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNL BNP Paribas |
Rimborso capitale |
In una sola soluzione al valore uninominale |
Commissioni |
A carico degli investitori nessuna, di negoziazione sul MOT a scelta della banca |
Tasse |
Regime fiscale sulle rendite finanziarie come i Titoli di Stato pari al 12.50% |
Considerato che un
Btp oggi ha rendimenti inferiori all'1% annuo lordo, chi terrà il bond CDP almeno per il primo biennio otterrà un guadagno circa del doppio, poi i cinque anni con tasso variabile, seppure aumentato, sono un po' un incognita (cfr l'articolo
Previsioni tasso Euribor per mutui e investimenti) ma come detto si prospetta un rialzo dagli attuali valori minimali. Come suggerito dagli
analisti di Effemagazine Risparmio e Investimenti:
Una simulazione di rendimenti a scadenza è impossibile, ma di certo nel biennio iniziale il CDP batte Btp, Cct e Btp Italia, mentre successivamente i Cct risultano più munifici in termini di “spread”, sebbene più corti di vita residua. Una possibile strategia potrebbe quindi consistere nel collocarsi per un anno e mezzo circa sul CDP, per poi passare ai Cct, che nel frattempo potrebbero aver corretto rispetto alle quotazioni attuali, rese irrealistiche dal Quantitative Easing della BCE. Il 2018 quota oltre 105,5, annullando di fatto il vantaggio di uno “spread” (1,8%) ben maggiore nei confronti del nuovo rivale.