Specifichiamo subito che anche i lavoratori a tempo indeterminato neoassunti devono attendere di aver superato il periodo di prova il quale dura solitamente tra i due e i sei mesi, periodo in cui è presente il rischio di essere licenziati: richiedere un prestito personale durante il patto di prova è in sostanza fuori discussione.
Sapendo questo bisogna ora capire quanta anzianità lavorativa serve per richiedere un prestito.
Questo fattore varia a seconda della banca o della finanziaria presso la quale il lavoratore neoassunto si rivolge per domandare il finanziamento: sappiamo che attualmente sono pochi gli istituti di credito che concedono un prestito subito dopo il periodo di prova, mentre sono di più quelli che rilasciano il finanziamento dopo sei mesi o un anno. Non esistendo una legge in merito bisogna valutare la singola situazione di ogni lavoratore. Ad esempio i lavoratori a tempo determinato possono farsi rilasciare dal datore di lavoro una dichiarazione nella quale viene specificato che il dipendente ha superato il periodo di prova.
Nella pagina Prestiti e finanziamenti, guida completa trovate altre indicazioni, risorse e recensioni.Bisogna valutare anche che molto dipende dal tipo di datore di lavoro per il quale si presta attività lavorativa: generalmente i neoassunti del settore pubblico, a parità di anzianità lavorativa, trovano meno difficoltà nell'ottenere un prestito rispetto a chi lavora per il settore privato, e inoltre essere assunti da poco in una società di capitali significa offrire più certezze rispetto ad altre società.
Per quel che riguarda la posizione del neoassunto e le sue garanzie, occorre essere chiari: chi vive in famiglia o con un partner che lavora, non ha figli, ha già precedenti esperienze di lavoro e magari di finanziamenti rimborsati senza problemi, è in una situazione migliore di chi, per esempio, è monoreddito o vive da solo, ha figli, risiede in una casa in affitto, ecc. Se il secondo ha più motivi per domandare un prestito, il primo ha più probabilità di ottenerlo! Chi deve richiedere un prestito ed è neoassunto, deve essere obiettivo sulle proprie condizioni.
Se qualche anno fa esistevano istituti di credito che proponevano la cessione del quinto dello stipendio anche per neoassunti, detta “cessione no tfr” perché appunto concedibile a chi ancora non aveva alcuna quota di liquidazione, oggi è quasi impossibile trovarne una e le poche che le accordano lo fanno a condizioni davvero vincolanti (contratto a tempo indeterminato, oltre il periodo di prova, neoassunti in società di capitali o enti pubblici, importo del prestito basso e tempi di rimborso brevi).
Infine, una considerazione a questo punto ovvia: con la presenza di un garante è più facile ottenere un prestito da neoassunti.