Volatilità sui mercati: la situazione 2016 e le prospettive per il 2017
La volatilità sui mercati azionari statunitensi si misura con l'indice Vix, che rileva la volatilità attesa sullo S&P 500 di New York, ma seppur il più importante è solo uno dei parametri con cui si valutano concretamente le oscillazioni dei prezzi di azioni, valute, materie prime, obbligazioni, che comunque si "muovono" sempre, ogni giorno. Nelle settimane estive del 2016 la volatilità in Borsa è stata nel suo complesso molto bassa e al di sotto delle medie storiche, tanto che il Vix è sceso sotto i 12 punti toccando i livelli minimi del 2014 e del 2006. Inoltre l'indice S&P 500 è ai massimi storici.![]() |
Tratto da Yahoo Finance in data 8 settembre |
Innanzi tutto va detto che la situazione non è uguale su tutti i mercati e difatti il Ftse Mib Ivi, il corrispettivo italiano del Vix, è arrivato a 27 punti (certo gli andamenti del settore bancario hanno avuto una certa influenza), mentre gli indicatori di volatilità del Dax tedesco e dell'Eurostoxx 50 erano intorno a 20; invece i mercati svizzero e londinese, più stabili, hanno registrato le migliori performance da inizio anno.
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Tratto da finanzaonline.com in data 8 settembre |
Strutturare gli investimenti per resistere alla volatilità sui mercati e sfruttarla
Come prima regola vale sempre la diversificazione del portafoglio d'investimento per diversificare le entrate e suddividere il rischio. Va comunque considerato che attualmente, rispetto al passato, è più difficile investire in settori che non siano legati tra loro o che lo siano poco.Altro consiglio è quello di non investire in un'unico momento (certo questo dipende da quanto si investe, se è poco risulta più difficile): i piani di accumulo sono possibili per i fondi ma utilizzabili anche per singoli bond e azioni, consentono di destreggiarsi tra alti e bassi di mercato evitando di dover investire nel momento esatto di entrata o di uscita.
Leggi anche - Investire col Quantitative Easing in Corso: Consigli d'Investimento per Guadagnare Limitando i RischiCome detto ad inizio articolo si può anche investire sulla volatilità come classe d'investimento, in parole spicce "comprare l'indice di volatilità": ad esempio il Vix, sapendo che si muove in senso opposto all'indice S&P 500 e in genere improvvisamente, potrebbe essere acquistato e messo nel portafoglio adesso che costa poco, come una sorta di protezione dalle eventuali perdite che si genererebbero sugli altri investimenti in caso di aumento della volatilità sull'azionario Usa e in generale su quello globale.
Si tratta in realtà di strumenti di copertura tipicamente usati dagli investitori istituzionali, a disposizione anche dei risparmiatori retail tramite ad esempio Etf quotati che replicano l'andamento degli indici di volatilità e che, seppur di facile funzionamento, possono comunque essere fonte di danni consistenti se utilizzati da chi non è abbastanza esperto. Come dice Riccardo Milan, Partner di Advisory Capital Strategies Partners:
"L'investimento sulla volatilità è un’opzione riservata agli operatori qualificati e non ai risparmiatori retail perché gli strumenti a disposizione sono pochi, alcuni dei quali sono a leva e possono avere in un lasso temporale anche molto breve variazioni di valore impressionanti. Uno strumento di tale specie quota oggi il 30% in meno rispetto al giorno in cui è stato reso noto l’esito del referendum sulla Brexit".Per investire sfruttando la volatilità considerate primariamente i due punti indicati prima, questo ultimo solo se siete investitori esperti o assistiti da qualcuno di indubbie capacità.
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