5 novembre 2021

Fallimento Bancario e Conto Corrente o Deposito: Bail In, Tutele e Rimborsi

In caso di fallimento bancario il conto è tutelato fino a 100mila euro, le garanzie per conti correnti e deposito sono concrete.
Fallimento banche e conti correnti, cosa succede? La questione dei (presunti) fallimenti bancari e le vicende di banche salvate col bail-in (Banca Marche, Banca Etruria e altre) hanno portato molti italiani a chiedersi se i risparmi su conto corrente o un conto deposito sono al sicuro, che tutele ci sono per i risparmiatori e come funzionano le procedure di salvataggio bancario.

La preoccupazione di cosa succede al conto in caso di fallimento della banca (non è successo con le banche suddette, ma ad esempio è successo nel 2012 a Banca Network) è assolutamente lecita e merita di avere delle risposte, soprattutto da quando è stato introdotto nell'ordinamento bancario europeo e italiano il bail-in.

Facciamo dunque chiarezza con questa guida e quelle collegate che indichiamo nel prosieguo del testo, precisando subito che amministrazione controllata e commissariamento di una banca sono cosa ben diversa dal fallimento bancario, come spiegato nei dettagli più sotto.

Bail-in per evitare fallimento banche

Subito va detto che col bail-in (tutti i dettagli nella guida Bail In per Fallimento Banca: Come Funziona), approvato in Italia nel mese di agosto 2015 per recepire una normativa europea, le cose sono cambiate parecchio, perché in precedenza col bail-out una banca veniva salvata con fondi pubblici provenienti dalle tasse, quindi coi soldi di tutti i cittadini.

Invece col bail una banca viene salvata annullando azioni e obbligazioni, quindi coi soldi degli azionisti e degli obbligazionisti: prima si azzerano azioni e obbligazioni subordinate e creando una bad bank dove far confluire le sofferenze bancarie, per riuscire così a vendere la "parte sana" della banca, ovvero i depositi, i finanziamenti rimborsabili, le filiali ecc...; se tutto ciò non basta, è previsto un prelievo forzoso per i correntisti con conti superiori ai 100mila euro. Come accadde a Cipro nel 2013 ad esempio, primo caso di salvataggio bancario con bail in (fu fatto in pratica per tutto il sistema bancario cipriota, non solo per alcune banche).

Ci sono milioni di conti correnti e libretti di risparmio in Italia aperti presso tantissime banche diverse, alcune importanti a livello nazionale o anche continentale, altre invece più locali, mentre anche i meno usati i conti deposito sono comunque parecchi per un ammontare di miliardi di euro in totale; ma per tutte valgono le stesse norme nel caso di fallimento bancario.

Dunque col bail-in si può arrivare al prelievo forzoso sui conti correnti o deposito oltre i 100mila euro: chi ha un conto oltre tale cifra può subire un prelievo per contribuire al salvataggio della banca se l'azzeramento di azioni e obbligazioni non fosse sufficiente, ma non scatta la tutela del Fondo Interbancario spiegata più sotto perchè appunto il bail-in è una mossa per salvare una banca dal fallimento, la tutela del Fondo Interbancario c'è in caso di fallimento bancario per proteggere i correntisti.
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Fallimento bancario: le garanzie su conto corrente e depositi

Il fallimento delle banche è un evento molto raro e riguarda in genere quelle di dimensioni più piccole, fortemente locali: i casi degli anni 2015/17 che hanno coinvolto Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti, CariFe, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, nonostante i titoloni dei giornali parlassero appunto di "fallimenti", non si sono risolti col fallimento bancario ma con salvataggi tramite bail-in o, per quel che ha riguardato i due istituti veneti, con un bail-out "mascherato". Conti correnti e conti deposito non sono stati annullati e il Fondo Interbancario non è dovuto intervenire.

tutele in caso di fallimento bancario Quando la situazione è irrecuperabile, col fallimento bancario conti correnti e i conti deposito vengono congelati, nel senso che il cliente non ha più, teoricamente, la disponibilità dei soldi. Quindi i risparmi sono persi? Non proprio... o almeno: conti correnti e depositi fino a 100.000 euro sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, quindi i correntisti sono coperti fino a tale cifra.

Invece i correntisti che hanno più di 100mila su un conto, corrente o deposito che sia, per le eccedenze oltre a tale cifra non possono contare sul rimborso da parte del Fondo Interbancario.

IMPORTANTE! Specifichiamo due cose che davvero sono fondamentali per una chiara informazione:
  • garanzie conti correnti: il rimborso fino a 100mila garantito dal Fondo Interbancario vale per depositante e per banca, ovvero: se un risparmiatore ha più di un conto presso la stessa banca (due conti correnti, un conto corrente ed un conto deposito, o anche di più) avrà diritto ad un massimo di 100mila euro di rimborso, non ad un rimborso fino a 100mila per ogni conto; se i conti sono in banche diverse il rimborso massimo di 100mila è per ognuna che fallisce
  • garanzie conti deposito: stesso identico discorso dei conti correnti
  • bail in conto cointestato: dato che appunto “il rimborso fino a 100mila garantito dal Fondo Interbancario vale per depositante e per banca” se due soggetti hanno un conto corrente cointestato, hanno diritto fino a 100mila euro entrambi se i numeri lo consentono, ovvero: -se il conto cointestato è meno di 100mila la somma dei rimborsi di ognuno sarà pari al totale depositato, ovvero il 50% ad ognuno (ex: 80mila il conto, 40mila euro ad ognuno dei due titolari) -se il conto cointestato è oltre i 100mila euro ma massimo 200mila, come nel caso precedente ogni titolare avrà diritto ad un rimborso pari al 50% del conto per un massimo appunto di 100mila euro (ex: 150mila euro il conto, 75mila ad ognuno; 200mila euro il conto, 100mila ad ognuno) -se invece il conto è oltre i 200mila euro, ogni intestatario avrà diritto a massimo 100mila euro ed la restante liquidità non è rimborsata dal Fondo Interbancario (ex: conto 250mila euro, ad ogni titolare 100mila, i restanti 50mila euro sono perduti)