Questo studio dell'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza non ha preso in considerazione prodotti quali il Conto Corrente Arancio di ING Direct o il Conto Yellow di CheBanca! perchè sono conti correnti online: i due istituti hanno infatti pochissime filiali in Italia e sono prevalentemente banche che operano via internet. Qui ci si focalizza invece su conti correnti offerti da banche che operano tramite doppio canale degli sportelli fisici e dell'internet banking.
Per la valutazione l'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha applicato un modello basato su un correntista con giacenza media di 3000€, che ha attivato l'accredito di stipendio o pensione sul conto e la domiciliazione delle bollette, con Bancomat e carta di credito, che esegue 60 operazioni all'anno [tre versamenti in filiale, 18 prelievi (di cui tre in agenzia, 9 presso uno sportello della propria banca, 5 presso altri istituti e uno all'estero), 26 pagamenti con il bancomat, 4 con assegni e 9 bonifici, otto online e uno in filiale]. Inoltre c'è un fido da 1500€ da rimborsare in tre mesi.
Diciamo subito che il saldo annuale tra costi e interessi del conto corrente è negativo per una somma tra 3€ e 108€ (rispettivamente Deutsche Bank e Intesa Sanpaolo), ma c'è da dire che oltre alle spese ci sono appunto gli interessi del fido; inoltre è ormai noto che gli interessi sui conti correnti sono minimi, non si apre un conto per guadagnarci (se si hanno liquidità da tenere ferme in banca allora è meglio un conto deposito per guadagnare qualcosa). Oppure rivolgersi ai conti correnti remunerati come il conto di Banca Widiba oppure il ContoMax Banca IFIS, che comunque sono particolari conti online.
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Classifica finale dei migliori conti correnti stilata dall'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza pubblicata da Corriere Economia il 29 giugno 2015 |
E' stata inoltre valutata la soddisfazione dei clienti, che in questo caso premia Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e Unicredit come le tre migliori banche in Italia.
Più nello specifico, queste sono le prime posizioni delle classifiche elaborate dall'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza e pubblicate su Corriere Economia in base a diversi aspetti delle offerte di conti correnti delle banche italiane:
Alcune considerazioni e dettagli:
- tra le maggiori spese dei conti correnti c'è il canone annuo: normalmente i conti online sono a canone zero, mentre non tutti quelli tradizionali sono privi di questa voce di costo; tra i dieci conti correnti analizzati sono sei su dieci ad essere a canone zero, per altri c'è la possibilità di ridurlo o annullarlo in varie maniere (ad esempio il Conto My Genius Unicredit)
- da considerare anche le spese per carta di credito (nulle per cinque conti su dieci), per operazioni quali prelievi e versamenti agli sportelli o agli ATM della propria banca o di altre, le eventuali spese di scrittura o le commissioni per accredito stipendio/pensione
- ci sono sempre da pagare l'imposta di bollo e la tassazione sugli interessi, ovviamente uguali per tutte le banche
- tra le banche analizzate in questo studio, quella che offre il più basso tasso di interesse per il fido (che è un finanziamento in conto corrente) risulta Intesa Sanpaolo con un TAEG del 13%; ma in un precedente studio sempre dell'Istituto Tedesco è emerso che le banche online chiedono mediamente l'11%
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