Lo spostamento della data per presentare la voluntary disclosure significa che i contribuenti che non hanno ancora utilizzato questo istituto, avranno a disposizione due mesi di tempo per accedervi, ma devono tenere presente che al momento della presentazione non devono esservi controlli fiscali in corso o procedimenti penali relativi alla procedura.
Anche i contribuenti che hanno presentato il modello per il rientro di capitali dall'estero ottengono un vantaggio: chi ha già presentato la voluntary disclosure ha tempo fino al 30 dicembre 2015 per correggere eventuali errori od omissioni e presentare la relazione, ma anche chi ha presentato sia l'istanza che la relazione sarà in grado di rettificare entrambe: non è ancora chiaro se potranno accedervi anche coloro che hanno già versato il dovuto che a questo punto, se ritenuto errato, si dovrebbe poter correggere.
Per quanto riguarda la conclusione dell'istituto della voluntary disclosure, il termine ultimo è fissato al 31 dicembre 2016, data entro la quale l'Agenzia delle Entrate dovrà accertare quanto indicato nelle istanze e potrà notificare:
- gli atti del 2004, in caso di raddoppio dei termini, per errata compilazione del quadro RW del modello Unico o per omessa presentazione della dichiarazione relativa ad investimenti in Stati black list
- gli atti del 2006, in caso di raddoppio dei termini, per la presentazione di dichiarazioni dei redditi contenenti errori od omissioni riferiti ad investimenti in Stati black list
- gli atti del 2009 per infrazioni relative al quadro RW e di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in riferimento a capitali investiti in Stati black list con accordo e/o non black list
- gli atti del 2010 per dichiarazione dei redditi infedele riguardante investimenti in Stati black list con accordo e/o non black list
I contribuenti che hanno presentato la voluntary disclosure ed hanno dichiarato il vero, ora sanno quando si chiuderà la procedura di controllo riguardante questo istituto.