Btp di lunga scadenza: questi i bond consigliati dagli analisti con i tassi americani lasciati al minimo dalla Fed (si prevede che, in caso di rialzo entro la fine del 2015, sarà di poco visto che Janet Yallet ha affermato che la politica monetaria rimarrà accomodante, e data la situazione non c'è motivo di dubitarne).
Come pubblicato da Corriere Economia il 7 settembre, gli analisti prevedevano che i mercati azionari avrebbero subito un contraccolpo in quanto, non aumentando i tassi, la Fed avrebbe confermato i timori sulla crescita economica: così è stato infatti, le Borse hanno globalmente perso qualcosa ma nulla di traumatico, alla fine era tutto abbastanza previsto e non sono comunque giunte indicazioni eccessivamente preoccupanti.
E il mercato obbligazionario? In caso di aumento dei tassi sarebbero senz'altro cresciuti i rendimenti dei Titoli di Stato in quanto sarebbero aumentati i costi di finanziamento, uno scenario che però, almeno in Europa e quindi in Italia, sarebbe stato "limitato" per via del Quantitative Easing della BCE (si è avuto subito un calo dei rendimenti dei Treasure Bond Usa a 10 anni).
Se la Fed avesse alzato i tassi allora l'appeal dei Btp Italia indicizzati all'inflazione sarebbe parecchio in quanto la stessa inflazione sarebbe potuta risalire, o comunque le previsioni sarebbero state per una crescita. Così non è stato ed anzi la bassa inflazione è uno dei motivi che hanno spinto la Federal Reserv a non ritoccare i tassi: gli analisti consigliano dunque di mantenere una buona quota di Titoli a cedola fissa e di allungare le scadenze. Tuttavia non si dice di abbandonare i Btp Italia, anche perchè come detto non sono da escludere ritocchi dei tassi verso l'alto in seguito.
Due portafogli obbligazionari con Titoli di Stato italiani in base alle scelte della Fed USA [fonte: Corriere Economia 7 settembre 2015]. |
Investire in Titoli di Stato italiani se la FED Usa non alza i tassi d'interesse | |||||
Codice ISIN | Obbligazione | % Cedola | Scadenza | Prezzo | % Rendimento |
IT0005089955 | CTZ | - | 27/02/2017 | 99,76 | 0,16 |
IT0005030504 | BTP | 1,50 | 01/08/2019 | 103,03 | 0,71 |
IT0005028003 | BTP | 2,15 | 15/12/2021 | 104,62 | 1,38 |
IT0005086886 | BTP | 1,35 | 15/04/2022 | 99,43 | 1,44 |
IT0005090318 | BTP | 1,50 | 01/06/2025 | 95,87 | 1,98 |
IT0005127086 | BTP | 2,00 | 01/12/2025 | 99,71 | 2,04 |
IT0004917958 | BTP Italia* | 2,25 | 22/04/2017 | 103,22 | 0,71 |
IT0004969207 | BTP Italia* | 2,15 | 12/11/2017 | 103,96 | 0,58 |
IT0005012783 | BTP Italia* | 1,65 | 23/04/2020 | 105,45 | 0,62 |
IT0005058919 | BTP Italia* | 1,25 | 27/10/2020 | 105,25 | 0,36 |
IT0005105843 | BTP Italia* | 0,50 | 20/04/2023 | 101,15 | 0,36 |
IT0005056541 | CCT** | 0,849 | 15/12/2020 | 101,98 | 0,47 |
*Prezzo e rendimento calcolati applicando coefficiente indicizzazione
**Cedola: Euribor 6 mesi più 1 punto